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Zena "The (k)night"

In una notte buia e tempestosa, Zena viene lasciata, appena nata, all'ingresso di una biblioteca vittoriana. Cresciuta dallo stesso bibliotecario settantenne che la trovò, Zena si dimostra subito l'allieva perfetta, talmente perfetta da far credere all'anziano di aver finalmente trovato l'Eletta. A Zena piace esaminare manufatti, toccare il dorso di libri antichi, studiare calligrafia medioevale, esercitarsi allo specchio in smorfie giudicanti, prendersi cura del suo allevamento di gufi e, nel suo tempo libero, cerca di completare il suo primo capolavoro letterario: "100 e uno modi per uccidere qualcuno con il solo ausilio del sorriso e della ragione". 
Quando le si presenta l'opportunità di scrivere per il teatro lo accetta al volo, cominciando a produrre pergamene drammaturgiche originali. 
Si dice che per scriverle utilizzi piume del rarissimo struzzo artico e che le raffinate miniature da lei stessa dipinte, siano create con l'oro estratto dalle miniere dei nani della Scandinavia.

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